Progetti di riorganizzazione delle FFS: la contrarietà del Consiglio di Stato

Progetti di riorganizzazione delle FFS: la contrarietà del Consiglio di Stato

Comunicato stampa

Il Consiglio di Stato in corpore ha incontrato oggi una delegazione delle FFS, guidata dal Direttore Vincent Ducrot e dal Direttore Responsabile Traffico merci Alexander Muhm, e ha preso atto con forte preoccupazione e contrarietà alle comunicazioni odierne delle FFS relative all’annuncio della futura riorganizzazione del traffico a carri isolati e alla conclusione della ricerca di soluzioni per il personale ticinese interessato dal riassetto del traffico combinato.

A mente del Governo, ancora una volta, il Cantone Ticino si trova penalizzato da scelte aziendali che ignorano il ruolo strategico del Ticino nel sistema ferroviario svizzero e nella politica di trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia. Una riorganizzazione che nei fatti rappresenta una perdita della presenza operativa a sud delle Alpi, con conseguenze occupazionali e territoriali.  

Il Governo ticinese chiede con fermezza alle FFS tre punti:  

  • sospendere ogni ulteriore misura di riduzione del personale in Ticino fino alla conclusione di un confronto politico e tecnico con le autorità cantonali e le parti sociali;
  • garantire il mantenimento di una base operativa stabile e qualificata per il traffico merci nel nostro Cantone, con particolare attenzione al nodo di Chiasso e al ruolo di Bellinzona;
  • elaborare una strategia nazionale per il traffico merci che valorizzi la posizione del Ticino come snodo logistico e non lo releghi a mera zona di transito.  

Il Consiglio di Stato ribadisce con forza che le FFS, in quanto impresa pubblica svizzera, non possono agire unicamente secondo logiche aziendali a scapito di regioni minoritarie e della coesione nazionale, anche tenendo in considerazione il forte e storico legame fra le FFS e il Cantone Ticino. Il trasporto ferroviario delle merci è una funzione strategica per la Svizzera e per questo deve rispondere a obiettivi di coesione territoriale, sostenibilità ambientale e sicurezza dell’approvvigionamento.  

Il Consiglio di Stato intraprenderà le iniziative politiche e istituzionali necessarie per tutelare gli interessi del Cantone e delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, ai quali il Governo esprime la propria solidarietà.