Quei «baffoni» lunghi ben 27 anni

Quei «baffoni» lunghi ben 27 anni

Da www.cdt.ch

A fine mese Marzio Eusebio lascerà la carica di sindaco del Comune altoleventinese e la politica attiva
«Tornerei soltanto se il Cantone continuasse ad insistere sulle fusioni», dice con il sorriso

Gli ultimi nove giorni. E poi calerà il sipario su un’importante pagina nella storia di Dalpe. Il sindaco Marzio Eusebio si appresta a lasciare “per sempre” la politica attiva dopo 27 anni al timone del Comune altoleventinese. Le dimissioni, come noto, le aveva comunicate a metà dicembre durante la seduta prenatalizia del Legislativo. Non ha cambiato idea nel frattempo?, chiediamo. “Guardi, potrei tornare in sella solamente qualora il Cantone continuasse ad insistere con le aggregazioni. L’ho già detto in tono scherzoso anche al direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi”, ci risponde con un sorriso sornione dietro i grandi baffi. Non è un mistero, infatti, che Eusebio sia da sempre contrario al cantiere delle fusioni. “Preferisco le cose piccole condotte bene”, taglia corto con la sua innata schiettezza. Sotto la sua guida Dalpe è diventato un paese attrattivo, non solamente dal punto di vista fiscale, ma soprattutto per quanto riguarda i servizi offerti. La sua più grande soddisfazione e il rimpianto che non la lascia dormire la notte? “Sono semplicemente orgoglioso di aver sempre fatto il mio dovere andando d’accordo con tutti. Per il resto spetta agli altri giudicare il mio operato”, chiosa Marzio Eusebio. Il quale potrà ora concentrarsi esclusivamente sul suo ruolo di presidente della Delegazione consortile della Casa leventinese per anziani Santa Croce e della Fondazione Elena Celio che nel settembre scorso hanno inaugurato la struttura per la terza età a Giornico costata circa 27 milioni di franchi.