Riparte “Acque sicure”

Riparte “Acque sicure”

Da www.rsi.ch/news

Partita la campagna di prevenzione che per il 2019 propone alcune novità tra cui un concorso a premi

La campagna 2019 del programma di prevenzione “Acque sicure”, presentata venerdì mattina dal Dipartimento istituzioni, propone alcune novità. In particolare saranno posati nuovi cartelli per segnalare alcune zone di pericolo e si cercherà di coinvolgere nella sensibilizzazione anche i bagnanti con uno speciale concorso a premi.

Con l’avvicinarsi della bella stagione, durante la quale le rive di fiumi e laghi ticinesi diventano meta prediletta di residenti e turisti, il Dipartimento diretto da Norman Gobbi, intende, anche quest’anno, attirare l’attenzione dei bagnanti sulle regole che permettono di evitare comportamenti a rischio e incidenti.

Norman Gobbi ha ricordato che “garantire la sicurezza per persone e beni è un compito essenziale dello Stato”. Proprio in quest’ottica il Dipartimento delle istituzioni nel corso degli anni ha sviluppato un concetto di sicurezza a 360 gradi, nel quale rientrano anche le campagne di sensibilizzazione come “Acque sicure”.

https://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/Riparte-Acque-sicure-11826626.html

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Da www.tio.ch

Nove morti in un anno. Simulata la tragedia nell’acqua

Prove di salvataggio durante la presentazione della nuova campagna “Acque Sicure”. Ma l’obiettivo è evitare che i soccorsi debbano intervenire»

Nove morti di cui cinque direttamente in acqua e quattro in seguito a un incidente / infortunio. È con queste cifre che la polizia lacuale ha presentato la nuova campagna di prevenzione “Acque Sicure”. La presentazione ha avuto luogo in Valle Verzasca, dove tutto ebbe inizio con la campagna “Fiumi Sicuri” all’inizio di questo millennio.

«Solo nella zona di Aquino abbiamo avuto 86 interventi, 18 morti e, a memoria, negli ultimi 25 anni soltanto una ragazza è riuscita ad uscire indenne dalla cascata dell’Orrido», indica Marcel Luraschi, Sergente Maggiore Capo della Polizia Lacuale. «Qui c’è l’unico punto in cui si pensa di poter attraversare il fiume in tranquillità. Purtroppo il fondale è viscido, ci sono molte alghe e la possibilità di aderenza, anche con scarpe è minima».

«Una maestosa bellezza come questa può nascondere dei rischi mortali», sottolinea a sua volta il Consigliere di Stato Norman Gobbi. «L’obiettivo è di evitare che i soccorsi debbano intervenire. La prevenzione è necessaria perché il Ticino è da sempre meta di turisti, ma anche i ticinesi usufruiscono di montagne, corsi d’acqua e laghi».

https://www.tio.ch/ticino/attualita/1372664/nove-morti-in-un-anno-simulata-la-tragedia-nell-acqua