Stop violenza domestica, pronta la legge cantonale

Stop violenza domestica, pronta la legge cantonale

Legge contro la violenza domestica, la Divisione giustizia concretizza la richiesta del parlamento. Gobbi: ora la consultazione interna ai Dipartimenti

Il Dipartimento istituzioni ha stilato il progetto di normativa. Si compone di diciannove articoli, suddivisi in sei titoli. Gobbi: oggi parte la consultazione.
Consta di diciannove articoli suddivisi in sei titoli: “A tutela di chi vive situazioni di violenza in famiglia”.
È il progetto di legge cantonale contro la violenza domestica: al riguardo il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi ha fornito qualche anticipazione dalle colonne del ‘Mattino della domenica’ di ieri. Il Dipartimento istituzioni, per il tramite della Divisione giustizia diretta da Frida Andreotti, ha dunque confezionato, in tempi brevi, una normativa ad hoc come richiesto dal parlamento, che in giugno aveva accolto all’unanimità il rapporto della socialista Daria Lepori e del centrista Fiorenzo Dadò favorevole alla proposta di Roberta Soldati (Udc).
Il parlamento aveva sollecitato il governo a redigere un disegno di legge entro una data simbolica, quella del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Così è avvenuto. Oggi, lunedì, “con il collega Claudio (Zali, ndr), avvieremo la consultazione interna ai Dipartimenti, visto che è una legge importante che tocca diversi settori dello Stato”, ha ancora fatto sapere Gobbi, ricordando che attualmente nel nostro cantone “le disposizioni sulla violenza domestica sono presenti nei vari testi di legge (giustizia e polizia, sanità, scuole ecc.)”.

I numeri di ‘una realtà dolorosa’
Dopo il sì del Gran Consiglio all’iniziativa Soldati, ha spiegato Gobbi intervistato dal domenicale, “come Dipartimento delle istituzioni abbiamo quindi colto l’occasione per concretizzare una misura del Piano d’azione che avevo già proposto anni fa: quella di elaborare delle basi legali a livello cantonale. Ora abbiamo preparato in tempi brevissimi la prima legge cantonale per la prevenzione e il contrasto della violenza domestica”. Per il presidente del governo “solo continuando a lavorare tutti uniti – Istituzioni e Società civile – potremo rafforzare il contrasto alla violenza domestica”. Un fenomeno che anche in Ticino registra numeri purtroppo importanti, come evidenziato da Gobbi: “Tre interventi della Polizia cantonale ogni giorno per disagi famigliari. Circa 200 le persone che dopo episodi simili sono state allontanate dal domicilio dalla Polizia o hanno deciso di farlo volontariamente. Oltre un centinaio gli autori e autrici che sono stati presi a carico dall’Ufficio dell’assistenza riabilitativa. Una cinquantina di donne sono state ospitate nelle case protette. I numeri parlano chiaro: anche nel nostro Cantone la violenza tra le mura di casa è una realtà dolorosa”.

Piano d’azione: domani il bilancio annuale
Al progetto di legge si accennerà verosimilmente nella conferenza stampa, a Palazzo delle Orsoline, indetta per domani – giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – dallo stesso Dipartimento istituzioni e da quelli della Sanità e socialità e dell’Educazione, cultura e sport: i ministri Gobbi, Raffaele De Rosa (Dss) e Marina Carobbio (Decs) stileranno il bilancio annuale dell’attività svolta nell’ambito del Piano d’azione cantonale sulla violenza domestica, uno strumento adottato nel 2021 dal Consiglio di Stato. Sarà inoltre l’occasione per lanciare le iniziative della campagna ‘16 giorni di attivismo contro la violenza di genere’.

L’incontro con l’Intergruppo ‘Parità’
La scorsa settimana intanto, sempre a Palazzo delle Orsoline, Gobbi, Carobbio e De Rosa si sono incontrati con l’Intergruppo parlamentare ‘Parità’.
La delegazione governativa ha così riferito della campagna nazionale di prevenzione della violenza domestica, sessuale e di genere denominata ‘L’uguaglianza previene la violenza’, avviata di recente dalla Confederazione. Sviluppata e promossa dall’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo, in collaborazione con le istituzioni federali, cantonali e della società civile, la campagna “si estenderà su tre anni con contenuti rinnovati ogni sei mesi”, indica il governo in una nota. Ratificando la Convenzione di Istanbul, la Svizzera “si è impegnata a prevenire e combattere le violenze nei confronti delle donne e delle ragazze, nonché la violenza domestica”. Promuovere l’uguaglianza, sottolinea il Consiglio di Stato, rappresenta “un importante fattore di protezione: quando tutte le persone godono degli stessi diritti, delle stesse opportunità e delle stesse possibilità d’azione, si riducono gli squilibri di potere che alimentano discriminazioni e dipendenze sociali ed economiche”. In questa fase iniziale i messaggi della campagna “si rivolgono sia alle vittime sia alla popolazione, per favorire il riconoscimento tempestivo dei segnali d’allarme della violenza”.

Articolo pubblicato nell’edizione di lunedì 24 novembre 2025 de La Regione