“Un giro di vite contro i fallimenti abusivi”

“Un giro di vite contro i fallimenti abusivi”

Norman Gobbi saluta positivamente la nuova legge federale

Dal 1° gennaio 2025 – dovremo quindi attendere ancora oltre un anno – il Consiglio federale metterà in vigore la Legge federale sulla lotta contro l’abuso del fallimento. “È un passo decisamente importante soprattutto per un Cantone come il Ticino, perché avremo uno strumento in più per combattere quei debitori che oggi troppo facilmente si sottraggono ai loro obblighi finanziari, abusando della procedura fallimentare”, afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi. “Il nostro Cantone è sovente confrontato con società o persone che fanno dell’uso del fallimento uno strumento improprio per gabbare i propri creditori, chiudendo attività commerciali e riaprendone altre con un nome diverso, oppure facendo perdere le proprie tracce. Un modo di procedere che va a intaccare pesantemente la nostra economia. Da un lato lasciando spesso senza soldi creditori – artigiani, ma soprattutto i dipendenti stessi delle aziende fallite – che a seguito di ciò vanno in contro a notevoli difficoltà. Dall’altro lato facendo concorrenza sleale all’interno del loro settore. Questa legge dovrebbe poter porre finalmente un freno a questo tipo di comportamento altamente scorretto e dannoso”.
“In futuro – spiega Norman Gobbi – sarà più difficile estinguere i propri debiti a scapito dei creditori. Ad esempio, per i crediti di diritto pubblico sarà avviata un’esecuzione in via di fallimento secondo le regole generali. Detto in altre parole: i debitori non devono più poter abusare della procedura fallimentare per sottrarsi ai propri obblighi finanziari, come il pagamento dei salari o dei debiti”.
Perché ci vuole ancora più di un anno per far entrare in vigore questa legge? “Il Parlamento l’ha approvata nel marzo del 2022. Non va dimenticato che questa legge sulla lotta all’abuso dei fallimenti comporta diverse modifiche, per esempio al Codice delle obbligazioni, alla legge federale sulle esecuzioni e sul fallimento, al Codice penale e alla legge federale sull’imposta federale diretta. Insomma, il lavoro non manca. Anche i Cantoni avevano chiesto più tempo per adeguare le procedure interne e i sistemi informatici. L’importante è che oggi conosciamo il temine esatto entro il quale dovremo essere pronti per dare il là a questa importante riforma, che servirà per dare stabilità e credibilità a tutto il settore economico. Come detto per il Ticino, che si confronta spesso anche con sedicenti imprenditori che abusano del diritto liberale del nostro Paese, l’introduzione di un giro di vite contro l’abuso dei fallimenti è un toccasana”, conclude il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi. 

Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 29 ottobre 2023 de Il Mattino della Domenica