I riconoscimenti della Fondazione Ticino Cuore, consegnati questo lunedì sera al Palazzo dei Congressi, fra toccanti testimonianze e sensibilizzazione.
La serata, promossa dalla Fondazione Ticino Cuore che celebra quest’anno il suo ventennale, si è tenuta presso il Palazzo dei Congressi lo scorso martedì 28 ottobre.
Il numero svanisce di fronte alle singole storie «racconti di normalità che diventano straordinari, in cui la trama si ripete sempre diversa ma ugualmente toccante — una persona ha un arresto cardiaco, un’altra si prende cura di lei, inizia subito il massaggio cardiaco e le restituisce una possibilità di una seconda vita», riporta un comunicato di Ticino Cuore.
«Fra i momenti più emozionanti, l’ascolto della reale telefonata alla Centrale di Soccorso 144 di Antonio, un ragazzo di 13 anni che lo scorso anno ha soccorso il padre, vittima di un arresto cardiaco al proprio domicilio. Una testimonianza che ha commosso il pubblico e ricordato a tutti la forza della formazione e del sangue freddo anche nei momenti più drammatici», aggiunge la nota.
Tra gli interventi ufficiali, hanno portato il loro saluto il Consigliere di Stato Norman Gobbi, il Sindaco di Lugano Michele Foletti e il Presidente della Fondazione Ticino Cuore, dott. Alessandro Del Bufalo, che ha ricordato come «ogni vita salvata rappresenti la vittoria di un intero sistema, costruito grazie alla collaborazione tra cittadini, istituzioni e soccorritori».
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Vent’anni di impegno per la vita
Fondata nel 2005, la Fondazione Ticino Cuore è nata dall’obiettivo e dalla convinzione che fosse necessario ridurre i tempi di intervento in caso di arresto cardiaco, costruendo una rete capillare di soccorso e formazione. In vent’anni, questa visione si è tradotta in risultati concreti e riconosciuti a livello europeo: oggi, nel Canton Ticino, una persona colpita da arresto cardiaco ha più del doppio delle probabilità di sopravvivere rispetto alla media europea.
Dalle prime iniziative pionieristiche — l’introduzione dei defibrillatori nei luoghi pubblici, la formazione diffusa della popolazione e la creazione della rete dei First Responder — fino alla diffusione capillare della cultura del primo soccorso, Ticino Cuore ha costruito un modello unico di collaborazione tra istituzioni, enti sanitari, corpi di polizia, pompieri e cittadini. Un modello che dimostra ogni giorno quanto la solidarietà e la competenza condivisa possano trasformare una comunità in una rete che salva vite.
Nel suo ventennale, Ticino Cuore continua a promuovere la formazione, l’innovazione e la ricerca. Dai 6’800 First Responder attivi ai 1’734 defibrillatori installati sul territorio, dai 170’000 cittadini formati alla rianimazione cardiopolmonare fino ai migliaia di studenti che ogni anno imparano le manovre salvavita, ogni risultato racconta un impegno costante e una visione che non si ferma.