Cantone e Comuni fanno centro con il tiro al Monte Ceneri

Cantone e Comuni fanno centro con il tiro al Monte Ceneri

Norman Gobbi: “Così liberiamo aree pregiate per lo sviluppo socioeconomico e ambientale”

Per gli appassionati di tiro sportivo del Luganese e del Bellinzonese, per chi deve assolvere gli obblighi militari con tutte le attività di tiro fuori servizio, per i corpi di sicurezza, per le cittadine e i cittadini toccati in modo negativo dell’attività degli stand di tiro in zona Saleggi a Bellinzona e in zona Ressiga a Porza-Canobbio questa settimana dal Gran Consiglio è giunta una buona notizia: è stato approvato il credito di 6’538’000 di franchi per il concorso di architettura e progettazione del nuovo Centro polifunzionale d’istruzione e tiro del Monte Ceneri. “E soprattutto – sottolinea il Consigliere di Stato Norman Gobbi – con la costruzione del Centro al Monte Ceneri si potranno togliere quelle limitazioni legate all’attività del tiro che potrebbero ostacolare lo sviluppo di pregiate aree urbane. Penso in particolare allo sviluppo del nuovo Quartiere di Cornaredo a Lugano e, sotto il profilo ambientale, al progetto di naturalizzazione del fiume Ticino a Bellinzona. Senza dimenticare che tutta l’aera su cui sorge lo stand di tiro dei Saleggi potrà essere messa a disposizione per costruire il futuro nuovo ospedale”. Insomma, il Centro polifunzionale d’istruzione e tiro del Ceneri “diventa la soluzione giusta a tante problematiche legate al tiro che abbiamo toccato con mano in questi ultimi anni, permettendo inoltre di far fare un passo in avanti a progetti di sviluppo socio-economico e ambientale che andranno a migliorare la qualità della vita di molti cittadini”.
Il concorso di architettura e la progettazione del Centro polifunzionale d’istruzione per la Protezione civile e per il tiro al Monte Ceneri è il risultato di un paziente lavoro – si potrebbe dire quasi certosino – che il capo del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ha messo in campo in queste due legislature. Di poligono cantonale o regionale coperto si parlava ormai da almeno vent’anni. Ricorsi, contro ricorsi, cambiamenti di indirizzi pianificatori, ma pure problemi d’ordine finanziario avevano sempre procrastinato la soluzione. L’esperienza insegna e Gobbi, con i suoi funzionari, è riuscito… a fare centro! “Ora la strada è definita e il voto del Gran Consiglio di questa settimana ha sancito la bontà del lavoro svolto assieme ai miei funzionari e delle scelte operate”, si rallegra Norman Gobbi.
I lavori previsti rivoluzioneranno in senso positivo l’attuale area su cui già sorge il Centro d’istruzione della Protezione civile al Ceneri (costruito negli anni Settanta e che avrebbe necessitato comunque di importanti interventi di ristrutturazione). Due saranno le gallerie di tiro: la prima ospita le linee di tiro con lunghezza 300 metri, affiancata da una seconda per il tiro a 50 metri. Entrambe avranno 24 posizioni per il tiro. Ovviamente l’edificio ospiterà uffici, sale multifunzionali per l’istruzione, una mensa-ristorante, locali tecnici e disporrà pure di rifugi utilizzabili in tempo di guerra, ma modulabili anche per le attività accessorie in tempo di pace. Una novità sarà costituita dalla presenza di un negozio-armeria, a gestione privata, che potrà contribuire alla copertura dei costi di esercizio del Centro. Dal punto di vista finanziario l’impegno è di quelli importanti, e non poteva essere altrimenti. Il tetto massimo di spesa è stato fissato a 72 milioni di franchi. Grazie al lavoro performante messo in campo e quindi alle scelte di contenuto del futuro Centro polifunzionale del Monte Ceneri, l’ottenimento di sussidi federali è al massimo livello, così come quello da parte di altri enti coinvolti (si pensi ad esempio al Corpo delle guardie di Confine, i cui agenti potranno accedere allo stand di tiro per tutte le loro attività di addestramento). “Ciò permetterà di diminuire l’onere a carico del Cantone e di abbassare soprattutto il contributo richiesto ai Comuni del comprensorio del Luganese e del Bellinzonese” , conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.