L’Onsernone,  una  valle  –  un  Comune,  davvero!

L’Onsernone, una valle – un Comune, davvero!

Gentili Signore, Egregi Signori, porgo volentieri il saluto dell’autorità cantonale alla serata informativa conclusiva in vista della votazione consultiva nei Comuni di Gresso, Isorno, Mosogno, Onsernone e Vergeletto sul progetto di aggregazione che vedrà nascere, se lo vorrete, il nuovo Comune denominato Onsernone. 

La presenza questa sera a Russo di due Consiglieri di Stato, il collega Manuele Bertoli e il sottoscritto, sottolinea con viva testimonianza l’interesse che ha posto il Cantone su questo importante progetto di aggregazione. L’importanza del progetto di aggregazione in Valle Onsernone non è dato dalla massa numerica della popolazione o del territorio. L’importanza di questo voto e di questo progetto sta nel dare una prospettiva, che auspichiamo di medio termine, ad un territorio che oggi è in grave difficoltà e sembra aver perso la sua anima. Parole forti, che cercherò con questo mio intervento di spiegare. 

La Valle Onsernone è tra i territori più deboli del nostro Cantone, dal punto di vista socio-economico. Se nell’ultimo decennio il Ticino ha visto un aumento della popolazione, in tre comparti molto eterogenei tra loro questo non è avvenuto: anzi, si è registrata un’ulteriore diminuzione della popolazione residente. Questi comparti sono la Rovana, l’Onsernone e l’Alta Leventina. Da sottolineare come due di questi comparti non abbiano ancora vissuto un’aggregazione comunale complessiva, mentre voi – qui in Onsernone – la state vivendo ora. 

Altri comparti del nostro territorio cantonale, anch’essi in difficoltà, hanno vissuto dopo il passaggio del processo d’aggregazione comunale, un rilancio della progettualità, dell’entusiasmo e anche della forza contrattuale. Hanno insomma recuperato quella positività di pensiero e di visione, che si vorrebbe iniettare alla Valle Onsernone con questo progetto che riunisce gli attuali cinque Comuni del comprensorio. L’importanza dell’entusiasmo è evidente, poiché è la chiave di volta nell’approcciare la gestione di un ente locale, sempre più portante di servizi di prossimità da offrire alle cittadine e ai cittadini, dai bambini sino agli anziani. 

In questo senso il Cantone ha sostenuto la volontà della Valle di andare a sostenere queste due fasce, con la creazione oltre vent’anni fa del centro sociale onsernonese di Russo ad opera del Patriziato, l’acquisto pochi anni fa della casa anziani Sacra Famiglia di Loco ad opera del Patriziato, e in ambito di questo progetto aggregativo di un credito straordinario a copertura degli oneri finanziari per l’edificazione della palestra sportiva a Russo. Segni chiari e tangibili dell’impegno del Cantone per questo territorio, cui va aggiunto il progetto-pilota legato alla politica regionale con il finanziamento di un’unità dedicata a sviluppare – di comune intento con le autorità locali – il potenziale della Valle Onsernone con misure di carattere economico, turistico e sociale. 

Un impegno che sarà poi costante nel garantire quelle giuste risorse, necessarie alla gestione di un comparto territoriale significativo e dei servizi comunali. Un impegno politico che si mantiene imperativo nel sostenere una corretta ripartizione comunale dell’imposta delle aziende idroelettriche, del mantenimento della rete delle strade cantonali, e alla realizzazione di piccole centrali idroelettriche conformi  alle condizioni poste nell’apposita scheda del Piano direttore cantonale. 

In alcune serate informative, questo impegno è stato sminuito e nelle discussioni avute anche direttamente con i sindaci e la commissione, si percepiva un malcelato disappunto con il Cantone, in quanto “ci si attendeva di più”. È vero, il Cantone può sempre fare di più. Riteniamo però che gli impegni assunti, unitamente al risanamento finanziario dei Comuni per 4 Milioni di franchi e al Milione supplementare per la palestra, siano una tangibile dimostrazione di quanto stia a cuore al Consiglio di Stato questo comparto territoriale, forse negletto ma mai dimenticato. 

Il Consiglio di Stato e il Cantone hanno però bisogno di voi, care cittadine e cari cittadini della Valle Onsernone. Tutte le misure, gli aiuti e i sostegni possibili sono nulli se in loco non c’è qualcuno pronto a raccogliere la sfida, avere entusiasmo e condurre politicamente questo territorio con visioni di medio termine.  

Spesso abbiamo l’abitudine di guardare indietro nel tempo, crucciandoci di come le cose andassero meglio e cullandoci nel contemplare il tempo passato. Chi è alla guida di un comparto territoriale deve forzatamente guardare nello specchietto retrovisore, per capire quanto ci siamo lasciati alle spalle. Poi il suo sguardo deve volgersi in avanti: all’immediatezza dell’oggi e – ancor meglio – ancora più in avanti, in modo da anticipare le curve e le insidie, ma anche per poter immaginare nuovi scenari e nuove prospettive. 

Per poter guidare la Valle Onsernone in avanti, abbiamo bisogno di voi, dei vostri futuri rappresentanti comunali. Il Cantone deve offrire il sostegno necessario, come ho sottolineato ancora di recente, perché le valli ticinesi sono la nostra riserva strategica. Una riserva strategica fragile che va puntualmente sostenuta e sviluppata, per un giusto equilibrio all’interno del nostro Cantone tra città, piano e montagna. Qui troviamo risorse naturali, energie rinnovabili, qualità di vita, natura e paesaggi intatti; dobbiamo evitare di perdere queste ricchezze. Anzi, il Cantone intende svilupparle, di comune intento con gli abitanti della Valle Onsernone. 

Domenica 23 settembre deciderete se guardare nello specchietto retrovisore con i suoi rischi, oppure se guardare avanti sulla strada con le sue sfide e le sue visioni. Il Consiglio di Stato confida nel voto positivo in tutti i Comuni della Valle, affinché il motto “una valle, un Comune” sia davvero una realtà in grado di affrontare il domani con forza ed entusiasmo. 

Vi ringrazio. 

 

Serata informativa sul progetto di aggregazione dei Comuni della Valle Onsernone 

05 settembre 2012, Russo 

Intervento di Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni 

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