Pizolli: Chi sgarra verrà multato «Il tempo del dialogo è finito»

Pizolli: Chi sgarra verrà multato «Il tempo del dialogo è finito»

Articolo pubblicato nell’edizione di martedì 2 febbraio 2021 del Corriere del Ticino

Da ieri chi non rispetta le disposizioni sull’obbligo della mascherina e sul limite degli assembramenti potrà essere sanzionato con una multa da 50 fino a 200 franchi
Renato Pizolli avverte: «Per un anno abbiamo puntato sulla sensibilizzazione, ora si cambia»

O la maschera o la multa. Dal primo febbraio la Polizia cantonale e quella comunale potranno sanzionare con una multa disciplinare chi non rispetta le nuove prescrizioni federali in materia di COVID-19.

A livello federale ieri è entrata in vigore la nuova ordinanza COVID-19. Cosa cambia concretamente?
Con questa modifica di legge il Consiglio federale ha voluto assicurarsi un maggiore rispetto dei nuovi provvedimenti contro il coronavirus. Da lunedì primo febbraio, quindi, chi non rispetta le nuove prescrizioni potrà essere sanzionato con una multa disciplinare da 50 fino a 200 franchi.

Prima di questa modifica non era possibile comminare delle multe per violazioni di misure anti-COVID?
Anche prima era possibile comminare multe, ma bisognava seguire la procedura ordinaria. Un iter molto più complesso e oneroso in termini di tempo che si concludeva davanti al Ministero pubblico. «Con questa modifica di legge invece», spiega il portavoce della Polizia cantonale Renato Pizolli, «viene introdotta la possibilità di sanzionare chi non rispetta i provvedimenti contro il coronavirus attraverso una multa disciplinare. Riscontrare un’infrazione e punirla diventerà quindi molto più semplice. La multa disciplinare infatti non prevede nessun interrogatorio o verbale ma viene comminata dall’agente di polizia. È come una multa di parcheggio, va pagata».

Quali sono le nuove situazioni punibili con una multa disciplinare?
L’ordinanza individua due grandi casistiche. Riguardano l’obbligo della mascherina e il superamento del limite massimo degli assembramenti fissato a cinque. Chi sgarra viene multato. E deve pagare.

Cosa rischiano i refrattari alla mascherina?
Chi non indossa la mascherina rischia una multa di 100 franchi. Può essere multato chi omette di portare la mascherina sui veicoli di trasporto pubblico, nelle stazioni ferroviarie, nelle fermate di linea di tram, autobus, oltre che negli aeroporti, nei mercati o nei negozi.

Chi non rispetta il limite degli assembramenti cosa rischia?
Chi organizza una manifestazione privata, violando il limite di 5 persone, rischia una multa di 200 franchi. Per chi invece vi partecipa la multa è di 100 franchi. Anche chi non rispetta l’obbligo di stare seduti nelle strutture della ristorazione o nei bar riservati agli ospiti di un albergo rischia di pagare 100 franchi di multa. Una sanzione minore – 50 franchi – è invece prevista per chi non rispetta il limite delle 5 persone per gli assembramenti negli spazi pubblici. Il classico esempio è il capannello di persone che si fermano davanti al take-away per consumare il pasto o la bibita. «Situazioni simili ci vengono segnalate spesso», ammette Pizolli. «Ora avremo una base legale per intervenire comminando, laddove serve, delle sanzioni».

Posso organizzare la festa di compleanno, l’aperitivo o la cena con amici?
Solamente se il numero dei partecipanti non supera le cinque persone. Con un numero maggiore si rientra nel caso degli eventi privati con multe da 200 franchi per chi organizza e di 100 franchi per chi vi partecipa.

Ma la polizia potrebbe fare un controllo in un’abitazione?
«Non vogliamo arrivare a tanto, commenta Pizolli. Ma in caso di segnalazione le forze dell’ordine potrebbero anche intervenire. Confidiamo tuttavia nel buon senso e nella responsabilità individuale della popolazione».

In ufficio l’eventuale violazione dell’obbligo dell’uso della mascherina potrebbe venir sanzionato con una multa disciplinare?
No. La sanzione disciplinare di 100 franchi per il mancato uso della mascherina riguarda i mezzi pubblici, così come i mercati e i negozi. Ma non tocca il posto di lavoro. «In questo caso», ci spiega ancora il portavoce della Polizia cantonale, «a fare stato sono i piani di protezione. Un’eventuale sanzione dovrebbe quindi passare attraverso questa procedura. Che è la procedura ordinaria».

Qual è lo scopo di queste multe?
Lo scopo di una sanzione disciplinare immediata per chi non si attiene alle nuove disposizioni è promuovere un maggiore rispetto dei provvedimenti contro il coronavirus nella società e nello stesso tempo sgravare le autorità di perseguimento penale. In questi termini si è espresso il consigliere federale Alain Berset nella conferenza stampa della settimana scorsa, in cui ha presentato la nuova ordinanza COVID-19: «Finora le multe disciplinari erano previste solo durante la situazione straordinaria». Diversi Cantoni, tra cui anche il Ticino, in autunno avevano chiesto il ripristino della situazione straordinaria proprio per snellire le pratiche.