Formazione delle pattuglie miste tra Svizzera e Italia: la lotta alla criminalità non ha confini

Formazione delle pattuglie miste tra Svizzera e Italia: la lotta alla criminalità non ha confini

Comunicato stampa

Il territorio di Chiavenna è stato al centro nelle scorse settimane di un intenso ciclo formativo che, per due giorni, ha coinvolto agenti della Polizia cantonale ticinese, della Polizia del canton Grigioni, dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) nonché dei Carabinieri delle province di Como, Varese, Sondrio e Bolzano. Un programma di addestramento incentrato principalmente sul tema dei pattugliamenti misti previsti dagli accordi bilaterali in materia e che ha impegnato in totale (sotto il coordinamento del Comando provinciale Carabinieri di Sondrio e del Centro di Cooperazione di Polizia e Doganale di Chiasso) una sessantina di agenti e una ventina di formatori. A una parte teorica su quelle che sono le basi legali dei servizi congiunti ne è seguita una più pratica dove sono state approfondite ed esercitate le procedure operative sia svizzere sia italiane.
Si è dunque aggiunto un ulteriore tassello nel lavoro congiunto che vede impegnate le forze dell’ordine nell’ambito dell’accordo sulla cooperazione di polizia e doganale entrato in vigore nel novembre 2016. Obiettivo: rafforzare in maniera integrata e ancor più efficace la lotta ai fenomeni criminali nelle zone di confine.