Tessin will spezielles Flüchtlingszentrum für «eigene» renitente Asylbewerber

Tessin will spezielles Flüchtlingszentrum für «eigene» renitente Asylbewerber

Bund und Kantone diskutieren darüber, besondere Zentren für renitente Asylsuchende einzurichten (NZZ 23. 1. 13). Neben Genf hat auch der Kanton Tessin ein deutliches Interesse bekundet, Standort einer solchen Unterkunft zu sein. Dies hatte Bellinzona dem Bundesamt für Migration schon zu Beginn des letzten Jahres signalisiert. Man sei bereit, ein Zentrum für die «eigenen» renitenten Asylsuchenden zu betreiben, nicht aber, neue Problemfälle aus anderen Kantonen aufzunehmen, hat nun der Tessiner Staatsrat Norman Gobbi gegenüber der Zeitung «La Regione Ticino» präzisiert. … Approfondire

Vaud et Genève disposés à accueillir des centres fédéraux

Le canton de Vaud pourrait accueillir un centre d’hébergement secondaire d’une centaine de lits lié à celui de Vallorbe, tandis que le canton de Genève est prêt à recevoir une structure pour requérants récalcitrants.Certains cantons se disent disposés à accueillir l’un des 15 à 20 centres fédéraux prévus dans le cadre de la réforme en matière d’asile. St-Gall prévoit trois sites de 400 places chacun. Genève et le Tessin sont prêts à héberger une structure spéciale pour requérants récalcitrants.

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Genf und Tessin interessiert an Zentren für renitente Asylbewerber

Genf und Tessin interessiert an Zentren für renitente Asylbewerber

Mehrere Kantone haben ihre Bereitschaft signalisiert, eines der bis zu 20 geplanten Asyl-Bundeszentren zu übernehmen. Zu Standorten war bisher noch wenig Konkretes zu erfahren. Doch zeigte sich, dass Genf und Tessin Interesse an einem Zentrum für Renitente haben.

Der Genfer Sicherheitsdirektor Pierre Maudet sagte am Dienstag gegenüber Radio SRF 1, dass Genf unter Umständen bereit sei, eine Unterkunft für renitente Asylsuchende zu übernehmen. Ähnlich äusserte er sich in der Zeitung «Le Temps». Das Zentrum müsse aber Teil einer gerechten Verteilung … Approfondire

Sella e All’Acqua: soluzioni inopportune

Sella e All’Acqua: soluzioni inopportune

Il Dipartimento delle istituzioni ed i Comuni di Airolo e Bedretto fanno fronte unico contro il progetto di Berna volto a collocare i richiedenti l’asilo sul Sella e ad All’Acqua.

Airolo e Bedretto hanno trovato nel Dipartimento delle istituzioni un fedele alleato nella battaglia che stanno com¬battendo con il Dipartimento militare federale che è intenzionato a trasfor¬mare gli accantonamenti del lago Sella e di All’Acqua in centri d’emergenza per richiedenti l’asilo. Il fonte unico s’è for¬mato ieri mattina durante l’incontro … Approfondire

Nuovi rischi da antichi territori?

Nuovi rischi da antichi territori?

La penisola balcanica nuovamente in ebollizione? In Grecia, oltre l’emergenza economico-finanziaria, si sta vivendo un’emergenza per gli importanti flussi migratori con circa 800mila presenze illegali, entrate principalmente dal confine con la Turchia. In Kosovo, la disoccupazione giovanile tocca il 75% e l’UE conferma la sua incapacità di risanare un paese corrotto e mafioso. La caldaia balcanica è nuovamente in ebollizione?

La penisola balcanica è uno di quei territori in cui la Storia torna a far capolino di tanto in tanto. Negli … Approfondire

La nostra “vita grama” e lo sviluppo del Cantone

La nostra “vita grama” e lo sviluppo del Cantone

Gentili Signore, Egregi Signori, La giornata cantonale dell’integrazione 2012 propone un momento di riflessione sui fenomeni migratori, in particolare quelli legati al mondo del lavoro e al processo di integrazione, quale strumento di valorizzazione delle potenzialità professionali e formative dei migranti.

La nostra terra, il Ticino, è stata per molti secoli terra di emigrazione, perché – per dirla con Plinio Martini – i nostri antenati sacrificavano “una giornata di lavoro per un cavagno di radici dolci, così le chiamavano; penso Approfondire

Un centro per i recalcitranti e le espulsioni

Un centro per i recalcitranti e le espulsioni

Asilo e legge federale. Il progetto continua anche se ha bisogno di garanzie dall’autorità federale. La prima è che il Ticino non diventi il ricettacolo di tutti i recalcitranti, l’altra che si possano applicare chiare misure di limitazione della libertà di movimento.

All’inizio di quest’anno il Cantone Ticino, attraverso il Dipartimento delle istituzioni, si era fatto promotore per un centro per richiedenti l’asilo recalcitranti o detti problematici. Un progetto che è stato sottoposto al vaglio dell’Ufficio federale della migrazione, il quale … Approfondire