Da www.blick.ch
Shutdown in der Südschweiz
Das Tessin, im Würgegriff des Coronavirus, macht ernst: Der Staatsrat hat beschlossen, ab Montag alle Baustellen und Produktionsstätten zu schliessen.
Da www.blick.ch
Shutdown in der Südschweiz
Das Tessin, im Würgegriff des Coronavirus, macht ernst: Der Staatsrat hat beschlossen, ab Montag alle Baustellen und Produktionsstätten zu schliessen.
“È il momento della massima responsabilità individuale e collettiva”: con queste parole il Consigliere di Stato Norman Gobbi rivolge un ulteriore appello a tutte le cittadine e a tutti i cittadini ticinesi.
“Ogni componente della nostra società deve dare il proprio contributo in questa emergenza sanitaria legata alla propagazione in Ticino del virus Covid-19. Da oggi e per ora sino al 29 marzo le persone con più di 65 anni non possono più uscire di casa nemmeno per fare la … Approfondire
Comunicato stampa
Il Consiglio di Stato comunica che, durante la seduta straordinaria di questa mattina, in ragione dell’evoluzione della diffusione del COVID-19, delle misure restrittive intraprese dai Paesi confinanti con la Svizzera e a seguito della dichiarazione dello stato di necessità, al fine di ridurre ulteriormente i contatti interpersonali ravvicinati tra la popolazione, ha deciso, a partire da lunedì 16 marzo, quanto segue:
Im «Rundschau»-Interview erklärt der Tessiner Lega-Staatsrat Norman Gobbi, warum ihn die Entwicklung in Italien alarmiert.
https://www.srf.ch/play/tv/redirect/detail/27bd1bc4-2860-4fe9-b8c6-bb26b6e019a2
Intervista pubblicata nell’edizione di martedì 10 marzo 2020 del Corriere del Ticino
Buona la prima? Non proprio. Il debutto con le nuove regole per attraversare la frontiera ha generato qualche malumore.
A chi toccava verificare che sulle auto in arrivo dall’Italia vi fossero regolari frontalieri con regolare permesso G e magari anche una dichiarazione da parte del datore di lavoro?
Ne abbiamo parlato con il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi.
Il serpentone dei frontalieri oggi sembrava scorrere senza … Approfondire
Da www.tagesanzeiger.ch
Die Reisesperre für Teile Norditaliens versetzt den Kanton Tessin in Aufruhr. Grenzgänger dürfen weiterhin zur Arbeit pendeln.
Es war ein turbulenter Sonntag für das Tessin. Am Morgen bat der kantonale Führungsstab den Staatsrat um eine ausserordentliche Sitzung.
Der Führungsstab – ein Verbund aus Polizei, Feuerwehr, Rettung und Zivilschutz –wird aktiv, wenn es schwierig wird.
In Notlagen oder bei einem bewaffneten Konflikt.
Nach einer Notlage hat es am Sonntagmorgen tatsächlich ausgesehen. Über Nacht hatte die italienische Regierung eine Reisesperre … Approfondire
Da www.rts.ch
Le Conseil d’Etat tessinois suit la situation de près
Les frontaliers italiens pourront venir travailler au Tessin, mais “le canton contrôlera si les gens qui viennent ont un
Articolo pubblicato nell’edizione di mercoledì 4 marzo 2020 del Corriere del Ticino
Il consigliere nazionale dell’UDC Piero Marchesi auspica un sostegno finanziario ai Cantoni con compiti di polizia di frontiera
Norman Gobbi: «Serve a contrastare la criminalità»
Il consigliere nazionale Piero Marchesi (UDC) ha presentato una mozione in cui chiede che ai Cantoni di frontiera chiamati a intervenire in prima persona per garantire la sicurezza dei confini venga corrisposto un sostegno finanziario da Berna. «Molti Cantoni che si trovano nelle … Approfondire
Documentario di Storie/RSI – domenica 23 febbraio 2020
https://www.rsi.ch/play/tv/redirect/detail/12759165
“Devo guadagnarmi lo stipendio fino al 31 dicembre”. Dopo trent’anni nella polizia cantonale per Decio Cavallini gli ultimi mesi saranno come i primi. Ha attraversato momenti storici e drammatici della vita del Cantone, prima nei Reparti Speciali poi nella Gendarmeria ticinese e nel mantenimento d’ordine, sempre con approccio da vecchia scuola militare.
Giunto al traguardo della pensione stila un bilancio che malinconicamente non può essere tutto positivo. “La violenza è insita … Approfondire
Impegno per garantire la presenza del settore militare in Ticino
È un’azienda dalle grandi dimensioni quella costituita dalla presenza in Ticino dell’esercito svizzero. “Certo – afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi. Se pensiamo che sono circa 700 i collaboratori/militari professionisti e che la massa salariale globale in Ticino ammonta a circa 66 milioni di franchi si può capire come l’esercito svizzero, se considerato anche in quest’ottica, dia un buon contributo alla nostra economia, senza dimenticare l’indotto che crea. E … Approfondire