Armi, c’è chi dice “no”

Armi, c’è chi dice “no”

Da www.rsi.ch/news

Il comitato dei contrari alla la revisione parziale della legge sulle armi ha lanciato lunedì la sua campagna di voto

La revisione parziale della legge sulle armi porterà ad un progressivo disarmo in Svizzera. Lo afferma il comitato referendario, che lunedì a Berna ha lanciato la sua campagna in vista del voto del 19 maggio.

Oltre l’80% delle pistole utilizzate nel tiro sportivo sarà immediatamente vietato se la revisione passa in votazione, ha detto Olivia de Weck, vicepresidente di ProTell. Ci vorrà un’autorizzazione eccezionale e questa sarà costosa e vincolata da condizioni severe. Un divieto totale delle armi semiautomatiche è inoltre un pericolo concreto ha invece precisato il copresidente del comitato e parlamentare UDC Werner Salzmann.

Infine la legge introduce una clausola del bisogno che rende il diritto di possedere un’arma un privilegio. La popolazione ha però detto “no” a questa via nel 2011 respingendo l’iniziativa per la protezione contro la violenza delle armi, ha affermato Luca Filippini, presidente della comunità di interessi dei tiratori svizzeri.

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